Barolo Riserva Villero 2016 - Vietti
Vietti

Barolo Riserva Villero 2016 - Vietti

CHF 513.00
Esaurito
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  • Annata: 2016
  • Denominazione: Barolo DOCG
  • Vitigno: nebbiolo 100%
  • Alcol: 14.5%
  • Formato: 0.75L
  • Consumo ideale: 2026/2045
  • Temperatura di servizio: 18/20 °C
  • Momento per degustarlo: Occasioni speciali
  • Giudizio di Tannico: 99pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Secondi di carne rossa, Selvaggina

Riconoscimenti annata corrente

96
Antonio Galloni

Note di degustazione

Si mostra al calice di un elegante rosso granato, con sottili riflessi aranciati. Petali di rosa macerati e prugne surmature aprono l’olfattiva, che poi prosegue con cola, frutta candita, tabacco, ribes, tartufo, goudron, liquirizia e spezie. Il palato è austero e raffinato allo stesso tempo, pieno e succoso, concentrato, carico di tannini e attraversato da una bella mentolatura. Lunga la persistenza.

Abbinamenti

Si sposa a meraviglia con le carni rosse. Perfetto con la tagliata di fassona alle erbette aromatiche.

Barolo Riserva Villero 2016 - Vietti: Perchè ci piace

Esposto a sud e situato nel comune di Castiglione Falletto, il vigneto Villero non raggiunge nemmeno l’ettaro di estensione, e conta piante che arrivano a toccare l’età media di quasi quarant’anni. Niente di eccezionale, si potrebbe pensare, ma l’eccezione si ritrova invece tutta al calice di questo Barolo Riserva di Vietti, figlio, per l’appunto, del cru Villero.
Coniuga mirabilmente eleganza e potenza, e risulta minuziosamente definito in tutta la sua preziosa complessità. Riposa in grandi botti di rovere e viene imbottigliato senza filtrazione.
È un capolavoro dell’enologia, estremamente pregiato, nonché in grado di proporre un potenziale di invecchiamento da far venire i capelli bianchi. È un Barolo d’eccellenza.

Cantina

Quattro generazioni di vignaioli

Vignaioli da quattro generazioni, fu Carlo Vietti a fondare la cantina alla fine del XIX secolo, nel comune di Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe.

Agli inizi del '900, il figlio Mario iniziò a vendere i vini Barolo che avevano cominciato a produrre, focalizzando l'azienda di famiglia esclusivamente sull'attività vitivinicola.

La vinificazione in cru

A partire dagli anni '60, è la figlia Lucia, assieme al marito enologo Alfredo Currado, a portare avanti il lavoro della cantina Vietti, concentrandosi sempre più su una produzione di qualità elevata, e posizionando l’azienda tra le migliori delle Langhe, iniziando sin da allora a esportare i propri prodotti su importanti mercati stranieri come quello tedesco, svizzero e americano.

Alfredo peraltro fu il primo a vinificare separatamente i singoli vigneti, in un'epoca come quella degli anni '60 in cui il Barolo non era concepito come un vino da singoli "cru", bensì nasceva dalla vinificazione di tutte le vigne assieme.

L'altra grande visione pionieristica di Alfredo è stata quella di valorizzare l'arneis, vitigno autoctono a lungo dimenticato dai produttori della zona: la cantina ha iniziato a vinificarlo in purezza, e così hanno fatto altri produttori in seguito, portando oggi l'arneis a essere l'uva a bacca bianca più importante del territorio.

I vini di Vietti

Nel 1970 Luciana e Alfredo, grandi appassionati d’arte, grazie all’amicizia con alcuni artisti, iniziano a cambiare il volto delle loro etichette.
Dal 2000, col ritiro dall’attività dei genitori, Mario Cordero e Luca Currado acquisiscono l’intera proprietà aziendale continuando l’attività produttiva sempre nel più grande rispetto della tradizione ma con mentalità aperta ed evolutiva, nella ricerca della massima qualità e piacere del vino.
Dai 35 ettari vitati di proprietà sono prodotti il Dolcetto e la Barbera “TreVigne”, l’Arneis e il Moscato d’Asti Cascinetta, i “cru” Rocche, Brunate, Lazzarito, Ravera e Riserva Villero nel Barolo, Masseria nel Barbaresco, Scarrone e Vigna Vecchia nel Barbera d’Alba, e, dal 1996, La Crena nel Barbera d’Asti.

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