Colline Pescaresi Cococciola IGT 2022 - Cingilia
Cingilia

Colline Pescaresi Cococciola IGT 2022 - Cingilia

CHF 15.00
  • In pronta consegna (solo un prodotto)
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Colline Pescaresi IGT
  • Vitigno: cococciola
  • Alcol: 11.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2026
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Pranzo leggero
  • Giudizio di Tannico: 88pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Antipasti di pesce, Piatti vegetariani, Primi di pesce, Torte salate

Note di degustazione

Giallo paglierino dai riflessi verdolini. Si riconoscono profumi erbacei, note di frutta bianca e agrumi, echi minerali; al sorso è fresco, scorrevole, invitante.

Abbinamenti

Da provare con piatti leggeri a base di pesce e verdure, come una pasta zucchine e gamberi.

Colline Pescaresi Cococciola IGT 2022 - Cingilia: Perchè ci piace

Per produrre questo vino la cantina abruzzese Cingilia utilizza la cococciola, un vitigno autctono del territorio che ultimamente è stato riscoperto anche in purezza. In seguito alla vendemmia manuale avviene l'accurata vinificazione, e una sosta di alcuni mesi in acciaio. Ne risulta un vino bianco dall'immediata piacevolezza di beva, ottimo come aperitivo e per accompagnare pasti leggeri.

Cantina

Fabio Di Donato è il giovane enologo e vignaiolo che si occupa dell’azienda vincola Cingilia, a Cugnoli, in provincia di Pescara, in una vallata ai piedi di un valico, a metà strada tra le imponenti montagne abruzzesi. La passione per la natura, il rispetto per le tradizioni e l’innata vocazione del territorio sono le motivazioni principali che lo hanno spinto nel 2013 ad avviare l’attività vitivinicola. Obiettivo della cantina Cingila è raccontare il territorio attraverso i propri vini: per farlo sono stati scelti esclusivamente vitigni autoctoni della zona, gli unici che secondo Di Donato possano esprimere al meglio le caratteristiche del terroir.
In vigna si utilizzano solo prodotti di origine naturale e minerale per la lotta agronomica, per non alterare l’equilibrio dell’ecosistema; in cantina le fermentazioni avvengono in modo naturale, sfruttando i lieviti presenti sulle bucce.

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