Venezia Giulia IGT "Pignol - Tredici anni in botte" 2010 - Bressan
Bressan Mastri Vinai

Venezia Giulia IGT "Pignol - Tredici anni in botte" 2010 - Bressan

CHF 126.00
Esaurito
  • Annata: 2010
  • Denominazione: Venezia Giulia IGT
  • Vitigno: pignolo 100%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2028
  • Temperatura di servizio: 18/20 °C
  • Momento per degustarlo: Serata tra intenditori
  • Giudizio di Tannico: 92pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Secondi di carne rossa, Selvaggina

Note di degustazione

Rubino, con riflessi color granata. Al naso è ampio e articolato; emergono sentori fruttati, note di spezie e cenni di cuoio e tabacco. Al palato è pieno, suadente, morbido nei tannini e appagante.

Abbinamenti

Ottimo in abbinamento a carni rosse e salvaggina, può accompagnare anche zuppe di legumi e formaggi stagionati.

Venezia Giulia IGT "Pignol - Tredici anni in botte" 2010 - Bressan: Perchè ci piace

Il Venezia Giulia IGT "Pignol - Tredici anni in botte" di Bressan è, come suggerisce il nome, un pignolo un purezza; si tratta di una varietà autoctona del Friuli, quasi del tutto scomparsa, con resa molto bassa. Affinato per 13 anni in botti grandi da 10 ettolitri e messo, poi, in bottiglia a fine primavera, è un vino sinuoso, sfaccettato e ben cesellato.

Cantina

Quella dei Bressan, come spesso accade quando si parla di vigne, vino e terra, è una storia fatta di nomi propri: nomi di terre e soprattutto nomi di persone, che con il sudore della fronte e con la fatica delle mani hanno fatto crescere una tradizione ormai divenuta secolare. Da alcuni documenti storici, sembra che l’attività vitivinicola della famiglia Bressan risalga addirittura alla prima metà del XVIII secolo, ed esattamente al lontano 1726.
Oggi, di generazione in generazione, sono Nereo e il figlio Fulvio Bressan, aiutato dalla moglie Jelena Misina, a gestire l’impresa, i cui vini sono ormai riconosciuti e apprezzati a livello internazionale. Situata a Farra d’Isonzo, in provincia di Gorizia, la cantina può contare su un’estensione complessiva di venti ettari vitati, suddivisi in più appezzamenti, tutti condotti seguendo metodi rispettosi al massimo di quello che è l’equilibrio dell’ecosistema, della natura e dell’ambiente. In vigna, dove la densità arriva a toccare i 5mila ceppi per ettaro, i metodi agronomici seguiti sono scrupolosi e attenti, frutto di cure amorevoli dedicate alle piante durante tutto l’anno, così da arrivare a vendemmiare uve schiette, pregiate e concentrate in ogni loro più piccola peculiarità. Passando dai filari alla cantina, il rispetto della natura rimane sempre come caposaldo della filosofia aziendale, per cui non sono mai forzate le fasi della trasformazione, e la fermentazione avviene sempre a opera dei soli lieviti indigeni. È così che il ruolo dell’uomo si “riduce” al paziente controllo di un percorso il quale, tassello dopo tassello, completa il mosaico finale che ci conduce al magico momento della degustazione.
Dal Verduzzo allo Schioppettino, dalla Malvasia alla Ribolla, dal Pinot Nero al Merlot, passando per il Moscato Rosa e per i rimanenti vitigni internazionali, quelli di Bressan possono essere definiti a tutti gli effetti “vini veri”. Etichette, quelle della cantina “Bressan Mastri Vinai”, capaci di parlare la lingua della massima eccellenza enologica dei vini del Friuli Venezia Giulia.

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