Piave Raboso Riserva DOC "Rabiá" 2018 - Italo Cescon
Piave Raboso Riserva DOC "Rabiá" 2018 - Italo Cescon
Piave Raboso Riserva DOC "Rabiá" 2018 - Italo Cescon
Piave Raboso Riserva DOC "Rabiá" 2018 - Italo Cescon
Italo Cescon

Piave Raboso Riserva DOC "Rabiá" 2018 - Italo Cescon

CHF 41.00
  • In pronta consegna
  • Annata: 2018
  • Denominazione: Piave DOC
  • Vitigno: raboso 100%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2032
  • Temperatura di servizio: 18/20 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 91pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Pollame, Secondi di carne bianca, Secondi di carne rossa

Note di degustazione

Rosso rubino il colore alla vista, leggermente granato allunghia. Il naso si apre su note floreali di violetta, per poi proseguire con richiami alla marasca, al mirtillo e alla prugna, e chiudere su ricordi di spezie, cioccolato e menta. La bocca è consistente e di buon corpo, ben lavorata nella trama tannica, fresca e sapida. Lunga e appagante la persistenza.

Abbinamenti

Ottimo con il pollame nobile, è perfetto per essere abbinato con il piccione ripieno arrosto.

Piave Raboso Riserva DOC "Rabiá" 2018 - Italo Cescon: Perchè ci piace

Apritene una bottiglia senza fretta, fatelo respirare, versatelo nel bicchiere e ammiratene il colore. Ci vedrete dentro i filari e la gente che lavora. Poi bevetelo, il primo sorso in silenzio e a occhi chiusi: sarà lui a parlarvi. Niente meglio di queste parole di Bartolo Mascarello, celebre vignaiolo di Barolo, avrebbero potuto definire il Rabiá, Raboso del Piave declinato nella versione Riserva e prodotto dalla cantina Italo Cescon. Riposa tre anni tra barrique e botte grande, e affina un anno in bottiglia. È un Raboso austero e intenso, che racconta al sorso storie di terre antiche e di gente tenace, abituata alla fatica e al sudore della fronte. È un Rosso del Piave da scoprire con amore e pazienza.

Cantina

Era il 1954, quando Italo Cescon, conclusa la leva militare, decise di seguire la strada intrapresa da suo nonno Domenico, produttore vitivinicolo nelle terre del Raboso del Piave. Di lì a poco, esattamente nel 1957, nacque la cantina “Italo Cescon”, fin da subito dedita alla produzione di vino in bottiglia, soprattutto destinato alla vendita presso osterie e ristoranti. Queste le origini, di una cantina che, nel territorio del comune di Ormelle, a circa trenta chilometri da Treviso, è oggi un’impresa estesa su una superficie vitata di 115 ettari. Il nome è rimasto quello di “Italo Cescon”, ma a guidare l’impresa sono adesso i figli dello stesso Italo, Gloria, Graziella e Domenico, moderni interpreti di antiche tradizioni. L’azienda, che può contare su sei distinte tenute rientranti nelle denominazioni di Piave, Friuli e Valdobbiadene, segue la stessa filosofia impostata oltre cinquant’anni fa, che esalta il valore del tempo, della cura e del lavoro, e rispetta la terra, la natura e la genuinità. In terreni particolarmente vocati alla coltivazione della vite, le piante sono allevate salvaguardando il più possibile ambiente ed ecosistema, e intervenendo il minimo indispensabile con mezzi meccanici, fisici e chimici. Tra i filari, i vitigni autoctoni e le varietà internazionali crescono fianco a fianco, per cui si incontrano grappoli di merlot, cabernet sauvignon, cabernet franc, marzemino, pinot nero, refosco e raboso del Piave, e ancora di glera, chardonnay, pinot grigio, pinot bianco, friulano, verduzzo trevigiano, sauvignon, riesling e manzoni bianco. Uve che in cantina sono lavorate in maniera rigorosa e meticolosa, monitorando scrupolosamente ogni passaggio produttivo, dalla vinificazione all’invecchiamento, fino all’imbottigliamento e all’affinamento. È in questa maniera che ogni grappolo arriva a raccontare la storia antica del varietale cui appartiene, esprimendosi in vini come il “Madre”, i Prosecco della linea “I Collinari”, i “Tralcetto”, i “Cru”, gli “Organics” e i “Ca’ della Scala”. Etichette, quelle raggruppate sotto il nome di “Italo Cescon”, che dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, sono riconosciute e ricercate a livello internazionale, e risultano altamente fedeli del terroir di appartenenza, nonché uniche e inimitabili in ogni loro singola peculiarità.

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