Nahe Riesling QbA Trocken 2023 - Dönnhoff
Nahe Riesling QbA Trocken 2023 - Dönnhoff
Nahe Riesling QbA Trocken 2023 - Dönnhoff
Nahe Riesling QbA Trocken 2023 - Dönnhoff
Dönnhoff

Nahe Riesling QbA Trocken 2023 - Dönnhoff

CHF 27.00
Esaurito
  • Annata: 2023
  • Denominazione: Nahe
  • Vitigno: riesling renano 100%
  • Alcol: 11.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2032
  • Temperatura di servizio: 10/12 °C
  • Momento per degustarlo: Serata in relax
  • Giudizio di Tannico: 80pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Crostacei, Molluschi, Secondi di pesce, Secondi di terra

Note di degustazione

Veste giallo verdolino scarico, cristallino; di freschezza pungente, il bouquet è tipico, giocato su cesellati profumi citrini, di pesca bianca e fiori bianchi freschi a cui si sovrappongono sfumature minerali pietrose, derba cipollina e zenzero fresco. Secco, poco caldo, poco morbido, al palato attacca con la consueta franchezza sviluppando un gusto giovanile schietto, caratteristicamente acerbo, acidulo. La progressione acido-sapida è incalzante ma ben bilanciata dal fondo aromatico di accennata dolcezza tipico dei riesling Trocken di miglior fattura. Chiude persistente, abbastanza sapido.

Abbinamenti

Vino di corpo medio tendente al leggero, provate a servire questo Trocken come aperitivo e vi sorprenderete di come sappia stuzzicare lappetito come pochi altri vini. Oppure, provate ad abbinarlo a del salmone affumicato.

Nahe Riesling QbA Trocken 2023 - Dönnhoff: Perchè ci piace

Frutto di uve maturate su viti relativamente giovani, provenienti da vari vigneti di proprietà, Nahe Riesling QbA Trocken di Dönnhoff è un assemblaggio di vini fermentati e maturati in parte in acciaio, in parte in grandi botti di rovere tedesco. Elegante e pervasivo, è un bianco di qualità talmente raffinata che ci imbarazza un po dire che si tratta del riesling secco base dellazienda  salvo che per il prezzo, del tutto accessibile.

Cantina

Leggenda vivente dell’enologia tedesca e mondiale, Helmut Dönnhoff (brillantemente affiancato dal figlio Cornelius, fresco vincitore nel 2014 del prestigioso premio assegnato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung al miglior enologo tedesco) è stato e continua ad essere innanzitutto uno dei più lungimiranti ed ispirati artefici dell’ascesa della Nahe al rango di regione vitivinicola di statura pari a quella delle più blasonate e storiche Rheingau e Mosel. Una data su tutte aiuta forse a capire appieno quanto la biografia di Helmut e la storia vitivinicola recente della Nahe siano intrecciate, in maniera a dir poco sorprendente, quasi destinale. Era infatti il 1971 quando l’allora ventiduenne Helmut, nipote del fondatore Hermann, prese in mano le redini della piccola azienda familiare, decidendo di supervisionarne le vinificazioni; coincidenza vuole che proprio quell’anno fosse promulgata la legge che ancora oggi definisce il sistema della qualità dei vini tedeschi e che inserì anche la Nahe tra le 13 “denominazioni regionali di qualità” (Anbaugebiet) teutoniche. Data questa premessa, certo che i vini della sua terra potessero esprimere una distinta identità a cui l’etichettatura di generici “vini renani” fino ad allora adottata dalla quasi totalità dei produttori locali non rendeva giustizia, Helmut iniziò tra i 4 ha di ripidi filari posseduti una paziente, silenziosa, inapparente rivoluzione. Membro dell’associazione VDP, Weingut Dönnhoff conta oggi su circa 25 ha di vigneti dove oltre al riesling trovano posto pinot bianco e grigio. I differenti microclimi, spesso molto accentuati, al pari delle pendenze dei più prestigiosi Erste Lage (cru impiantati a riesling di riconosciuta superiore vocazione la straordinaria varietà della composizione minerale dei suoli in cui le viti, mai irrigate nonostante il clima spesso siccitoso, sono costrette a radicarsi profondamente; alte densità d’impianto e potature che forzano il grappolo a maturare in basso, vicino ai suoli pietrosi, potendo così beneficiare del calore rilasciato durante la notte; vendemmie chirurgiche, consistenti in mai meno di 3 passaggi effettuati a distanza di tempo anche rilevante l’uno dall’altro; fermentazioni prolungate, lentissime, perlopiù spontanee, in cui l'inoculo di lieviti selezionati è limitato, anche grazie alla scelta di trasformare mosti non perfettamente chiarificati e perciò più ricchi: ecco alcune delle pratiche che aiutano a definire l’identità ogni anno cangiante dei vini di Dönnhoff, prodotti in una gamma che spazia dai Trocken ai rari Eiswein. Vini purissimi e leggiadri, di siderale precisione minerale, apici di eleganza: tanto affilati, aerei, rarefatti i più secchi quanto opulenti e contrastati i più dolci.

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