Nahe Riesling QbA 2022 - Dönnhoff
Nahe Riesling QbA 2022 - Dönnhoff
Nahe Riesling QbA 2022 - Dönnhoff
Nahe Riesling QbA 2022 - Dönnhoff
Dönnhoff

Nahe Riesling QbA 2022 - Dönnhoff

CHF 27.00
Esaurito
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Nahe QbA
  • Vitigno: riesling renano 100%
  • Alcol: 10%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2028
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Aperitivo, Cena formale
  • Giudizio di Tannico: 93pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Antipasti di terra, Crostacei, Molluschi, Primi di pesce, Primi di terra, Secondi di pesce

Note di degustazione

Veste giallo verdolino scarico, cristallino; abbastanza complesso e fine, il bouquet è giocato su frizzanti profumi di scorza di lime, ribes bianco, fiori bianchi freschi e mela verde, rifinito da una mineralità pietrosa leggermente fumé. Abbastanza caldo e abbastanza morbido, in bocca rivela un gusto discretamente abboccato e molto rinfrescante che insiste su sapori duva spina e mela verde, supportato in una progressione sciolta e lineare dalla vibrante componente acido-sapida. Chiude lungo con retrogusto dineccepibile pulizia, appena abboccato e affumicato.

Abbinamenti

Vino off-dry dallequilibrio dolce-acido classicamente tedesco, né troppo concessivo, né affilato e quasi duro come un Trocken, mostra una più che discreta versatilità gastronomica. Ottimo su una vellutata a leggera tendenza dolce come porri e patate. O come elegante aperitivo.

Nahe Riesling QbA 2022 - Dönnhoff: Perchè ci piace

Frutto di uve giunte a piena maturazione attentamente selezionate, provenienti da ripidi vigneti estesi nella parte centrale della valle della Nahe su suoli variegati, ricchi di porfido, quarzite e ardesia, Nahe Riesling QbA di Dönnhoff fermenta e affina in parte in acciaio, in parte in tradizionali botti di rovere tedesco da 1200 e 2400 l, rispettivamente dette Stuck e Doppelstuck. Versione off-dry del Riesling base dellazienda, è un eccellente vino, segnato dallinconfondibile eleganza minerale (qui discretamente affumicata) che rappresenta il marchio di fabbrica dellintera gamma proposta da Dönnhoff  perfetto per intuire tutte le potenzialità del riesling renano nelle sue versioni non dolci evitandone le spigolosità più acuminate, ad un prezzo ragionevole.

Cantina

Leggenda vivente dell’enologia tedesca e mondiale, Helmut Dönnhoff (brillantemente affiancato dal figlio Cornelius, fresco vincitore nel 2014 del prestigioso premio assegnato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung al miglior enologo tedesco) è stato e continua ad essere innanzitutto uno dei più lungimiranti ed ispirati artefici dell’ascesa della Nahe al rango di regione vitivinicola di statura pari a quella delle più blasonate e storiche Rheingau e Mosel. Una data su tutte aiuta forse a capire appieno quanto la biografia di Helmut e la storia vitivinicola recente della Nahe siano intrecciate, in maniera a dir poco sorprendente, quasi destinale. Era infatti il 1971 quando l’allora ventiduenne Helmut, nipote del fondatore Hermann, prese in mano le redini della piccola azienda familiare, decidendo di supervisionarne le vinificazioni; coincidenza vuole che proprio quell’anno fosse promulgata la legge che ancora oggi definisce il sistema della qualità dei vini tedeschi e che inserì anche la Nahe tra le 13 “denominazioni regionali di qualità” (Anbaugebiet) teutoniche. Data questa premessa, certo che i vini della sua terra potessero esprimere una distinta identità a cui l’etichettatura di generici “vini renani” fino ad allora adottata dalla quasi totalità dei produttori locali non rendeva giustizia, Helmut iniziò tra i 4 ha di ripidi filari posseduti una paziente, silenziosa, inapparente rivoluzione. Membro dell’associazione VDP, Weingut Dönnhoff conta oggi su circa 25 ha di vigneti dove oltre al riesling trovano posto pinot bianco e grigio. I differenti microclimi, spesso molto accentuati, al pari delle pendenze dei più prestigiosi Erste Lage (cru impiantati a riesling di riconosciuta superiore vocazione la straordinaria varietà della composizione minerale dei suoli in cui le viti, mai irrigate nonostante il clima spesso siccitoso, sono costrette a radicarsi profondamente; alte densità d’impianto e potature che forzano il grappolo a maturare in basso, vicino ai suoli pietrosi, potendo così beneficiare del calore rilasciato durante la notte; vendemmie chirurgiche, consistenti in mai meno di 3 passaggi effettuati a distanza di tempo anche rilevante l’uno dall’altro; fermentazioni prolungate, lentissime, perlopiù spontanee, in cui l'inoculo di lieviti selezionati è limitato, anche grazie alla scelta di trasformare mosti non perfettamente chiarificati e perciò più ricchi: ecco alcune delle pratiche che aiutano a definire l’identità ogni anno cangiante dei vini di Dönnhoff, prodotti in una gamma che spazia dai Trocken ai rari Eiswein. Vini purissimi e leggiadri, di siderale precisione minerale, apici di eleganza: tanto affilati, aerei, rarefatti i più secchi quanto opulenti e contrastati i più dolci.

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