Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff
Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff
Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff
Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff
Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff
Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff
Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff
Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff
Dönnhoff

Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff

CHF 47.00
Esaurito
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Nahe Prädikatswein
  • Vitigno: riesling renano 100%
  • Alcol: 8.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2023/2038
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Serata in relax
  • Giudizio di Tannico: 91pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Crostacei, Dessert, Molluschi, Primi di pesce

Note di degustazione

Bel punto di giallo paglierino con riflessi grigio-verdolini, abbastanza carico e brillante, tendente al dorato, consistente; intenso nella sua delicatezza, il fresco profilo olfattivo rivela grande precisione espressiva: facile riconoscere liniziale sbuffo minerale pietroso che lascia spazio a fragranze di salvia, note tra il verde e il citrino  geranio odoroso e citronella , fiori bianchi e gialli, pompelmo rosa, pera kaiser ben matura. Abbastanza caldo e morbido, questo Spätlese rivela un gusto segnato da unesplosione di dolce polposità che evoca un fruttato di litchi e nespola, più maturo che al naso. Scorrevole e setoso grazie alla componente glicerica, supportato in una progressione senza cedimenti dalla vigorosa spinta acido-sapida, chiude molto persistente, scemando minerale tra ricordi di geranio e di cedrata.

Abbinamenti

Siamo di fronte ad uno Spätlese di corpo medio tendente al pieno, ricco di aromatica dolcezza fruttata (residuo zuccherino misurato in 84 g/l), ben contrastata dalla notevole acidità totale (9 g/l): caratteristiche che, senza dover essere troppo audaci, contribuiscono a non sconsigliarne affatto labbinamento a piatti salati, che saranno magari a tendenza dolce. Provatelo sui tortelli di zucca oppure  opzione dessert  con una leggera mousse al frutto della passione.

Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese 2022 - Dönnhoff: Perchè ci piace

Situato a breve distanza dal centro abitato di Norheim e classificato Erste Lage, Kirschheck è uno storico vigneto sul cui suolo domina lardesia, perfettamente esposto a Sud. Derivato da Kirsche (ciliegia), il suo nome conserva la memoria di un tempo in cui qui erano numerosi anche i ciliegi, oltre ai ripidi filari. Frutto di una vendemmia ritardata che ha permesso dottenere un mosto più dolce e profumato, Nahe Norheimer Kirschheck Riesling Spätlese di Dönnhoff fermenta ed affina in parte in acciaio, in parte in grandi botti di rovere tedesco. Prima dessere declinata nelle vendemmie tardive, in cui la muffa nobile segna spesso una discontinuità gusto-olfattiva radicale rispetto ai Prädikat meno dolci, la purezza del fruttato à la Dönnhoff raggiunge uno dei suoi apici in questo riesling Spätlese  deleganza sofisticata ma decontratto e sincero, tanto da dare limpressione dessere unelaborazione daily fresh delluva da cui nasce.

Cantina

Leggenda vivente dell’enologia tedesca e mondiale, Helmut Dönnhoff (brillantemente affiancato dal figlio Cornelius, fresco vincitore nel 2014 del prestigioso premio assegnato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung al miglior enologo tedesco) è stato e continua ad essere innanzitutto uno dei più lungimiranti ed ispirati artefici dell’ascesa della Nahe al rango di regione vitivinicola di statura pari a quella delle più blasonate e storiche Rheingau e Mosel. Una data su tutte aiuta forse a capire appieno quanto la biografia di Helmut e la storia vitivinicola recente della Nahe siano intrecciate, in maniera a dir poco sorprendente, quasi destinale. Era infatti il 1971 quando l’allora ventiduenne Helmut, nipote del fondatore Hermann, prese in mano le redini della piccola azienda familiare, decidendo di supervisionarne le vinificazioni; coincidenza vuole che proprio quell’anno fosse promulgata la legge che ancora oggi definisce il sistema della qualità dei vini tedeschi e che inserì anche la Nahe tra le 13 “denominazioni regionali di qualità” (Anbaugebiet) teutoniche. Data questa premessa, certo che i vini della sua terra potessero esprimere una distinta identità a cui l’etichettatura di generici “vini renani” fino ad allora adottata dalla quasi totalità dei produttori locali non rendeva giustizia, Helmut iniziò tra i 4 ha di ripidi filari posseduti una paziente, silenziosa, inapparente rivoluzione. Membro dell’associazione VDP, Weingut Dönnhoff conta oggi su circa 25 ha di vigneti dove oltre al riesling trovano posto pinot bianco e grigio. I differenti microclimi, spesso molto accentuati, al pari delle pendenze dei più prestigiosi Erste Lage (cru impiantati a riesling di riconosciuta superiore vocazione la straordinaria varietà della composizione minerale dei suoli in cui le viti, mai irrigate nonostante il clima spesso siccitoso, sono costrette a radicarsi profondamente; alte densità d’impianto e potature che forzano il grappolo a maturare in basso, vicino ai suoli pietrosi, potendo così beneficiare del calore rilasciato durante la notte; vendemmie chirurgiche, consistenti in mai meno di 3 passaggi effettuati a distanza di tempo anche rilevante l’uno dall’altro; fermentazioni prolungate, lentissime, perlopiù spontanee, in cui l'inoculo di lieviti selezionati è limitato, anche grazie alla scelta di trasformare mosti non perfettamente chiarificati e perciò più ricchi: ecco alcune delle pratiche che aiutano a definire l’identità ogni anno cangiante dei vini di Dönnhoff, prodotti in una gamma che spazia dai Trocken ai rari Eiswein. Vini purissimi e leggiadri, di siderale precisione minerale, apici di eleganza: tanto affilati, aerei, rarefatti i più secchi quanto opulenti e contrastati i più dolci.

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