Langhe DOC "Solea" 2022 - Roagna
Langhe DOC "Solea" 2022 - Roagna
Langhe DOC "Solea" 2022 - Roagna
Langhe DOC "Solea" 2022 - Roagna
Roagna

Langhe DOC "Solea" 2022 - Roagna

CHF 124.00
Esaurito
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Langhe DOC
  • Vitigno: chardonnay, nebbiolo
  • Alcol: 12.5%
  • Formato: 0.75L
  • Consumo ideale: 2024/2029
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 83pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Primi di pesce, Secondi di pesce

Note di degustazione

Giallo paglierino intenso nel calice. Al naso, le note di pesca bianca e uva spina sono seguite da richiami alle erbe aromatiche, da leggeri ricordi minerali e di pepe bianco. Avvolgente il sorso, caratterizzato da una bella sapidità unita ad una gradevole e agrumata freschezza. Ottima la persistenza.

Abbinamenti

Da abbinare alla cucina di mare, è perfetto con primi a base di crostacei e con secondi elaborati.

Langhe DOC "Solea" 2022 - Roagna: Perchè ci piace

Il vigneto di origine del Solea é Pira: menzione storica del villaggio di Castiglione Falletto. Pira é esposto a Sud Est, nel versante di Serralunga e Perno, nato dalla disgregazione delle Rocche. E’ una menzione geografica monopolio della famiglia Roagna dal 1989, anno in cui fu acquistato, ed è’ il vigneto di proprietà con maggiore estensione. Nella parte inferiore vi é un impianto di chardonnay risalente alla metà degli anni ottanta, che viene utilizzato per la produzione di questo Langhe DOC “Solea” 2015, in combinazione con una parte di nebbiolo. La vendemmia avviene nel mese di settembre e la raccolta é manuale, in piccole cassette. La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno grazie ai lieviti Indigeni e si protrae per una decina di giorni. Il vino matura poi in una botte di rovere neutro per circa 2 anni. La produzione di bottiglie é limitatissima, 1500-2000 bottiglie per millesimo, e nell’etichetta si può trovare il numero totale di bottiglie prodotte.

Cantina

La Cantina Roagna si trova a Barbaresco, nel cuore delle Langhe e produce vini che sono espressione pura e autentica del territorio.

Per raggiungere questo obiettivo, ha scelto di lavorare con viti vecchie, con apparati radicali molto profondi e capaci di donare uve di grande concentrazione aromatica. I terreni sono di origine sedimentaria marina, con stratificazioni di argille calcaree alternate a marne grigio-bluastre e sabbie. L’autenticità di ogni singola e diversa espressione, deriva da minime differenze del sottosuolo. Le vigne non vengono fertilizzate, non vengono utilizzati erbicidi o pesticidi e il suolo è completamente inerbito, così che viene stimolata la biodiversità e gli apparati radicali sono spinti ad andare in profondità. I ceppi presenti nei vigneti derivano da legni di madri-viti della zona, così da mantenere una popolazione di piante eterogenea.

Nel 2012 è iniziata una sperimentazione di viti da seme, ottenuta seminando vinaccioli delle viti più vecchie per originare nuove piante-figlie e salvaguardare o addirittura aumentare la biodiversità del vigneto. In cantina, così come tra i filari, rigide e rigorose sono le regole, seguite alla perfezione, costantemente e scrupolosamente: per le fermentazioni, sono utilizzati pied de cuve con lieviti indigeni e le macerazioni sono molto lunghe, a cappello sommerso, per trasferire al vino tutto ciò che di prezioso c’è nei grappoli. Stessa filosofia viene perseguita per le fasi di invecchiamento e affinamento: i controlli sono minuziosi, e l’obbiettivo finale è sempre quello di esaltare ciò che la stagione e il territorio sono riusciti a esprimere nelle uve.

Da tutto ciò nascono vini semplicemente straordinari, tra i quali incontriamo alcune delle migliori etichette di tutto il Piemonte. Dal Dolcetto alla Barbera, si passa per il Barolo e per il Barbaresco - con quest’ultimi provenienti da alcuni dei più prestigiosi cru, come Pajè o Asili - fino ad arrivare al Barolo Chinato e alla Grappa: etichette praticamente mitiche.

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