Friuli Colli Orientali Sauvignon DOC “Sauvignon di Jacopo” 2023 - Necotium
Necotium

Friuli Colli Orientali Sauvignon DOC “Sauvignon di Jacopo” 2023 - Necotium

CHF 16.00
  • In pronta consegna (fino a 5 prodotti)
  • Annata: 2023
  • Denominazione: Friuli Colli orientali DOC
  • Vitigno: sauvignon 100%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2028
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Bicchiere quotidiano
  • Giudizio di Tannico: 80pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Formaggi freschi, Piatti vegetariani, Secondi di carne bianca, Secondi di pesce

Note di degustazione

Nel calice si presenta con una veste color giallo paglierino. Il naso è strutturato attorno a note principalmente fruttate di susina, pesca gialla e agrumi. Al palato è di corpo, croccante e fragrante, ben equilibrato e contraddistinto da una notevole freschezza.

Abbinamenti

Ha una naturale inclinazione gastronomica che lo porta ad essere un ottimo compagno per tutto il pasto. Si abbina ottimamente a piatti di pesce, primi a base di verdure, carni bianche e formaggi. Dà il meglio di sé con un risotto agli asparagi.

Friuli Colli Orientali Sauvignon DOC “Sauvignon di Jacopo” 2023 - Necotium: Perchè ci piace

Il “Sauvignon di Jacopo”, con la sua freschezza e la sua innata bevibilità, rappresenta la scelta ideale per accompagnare con stile la nostra quotidianità, attraverso il quale l’azienda Necotium racconta la passione e la dedizione di coloro che, giorno dopo giorno, lavorano duramente per dare vita a prodotti di qualità e di identità. Le uve di questo Friuli Colli Orientali Sauvignon DOC fermentano in vasche di acciaio inox, senza svolgere la malolattica, per poi affinare sui propri lieviti prima di venire imbottigliate. Un vino rispettoso del proprio territorio e della propria origine: semplicemente, il Friuli Venezia Giulia nel bicchiere.

Cantina

Il Friuli Venezia Giulia, situato a nord-est della penisola italiana, è una regione senza dubbio rilevante nel panorama vitivinicolo complessivo del Bel Paese; ed è normale che ci sia una certa tradizione in queste aree, poiché qui la coltivazione della vite ha origini remote, da far coincidere prima con l’arrivo della popolazione degli Eneti, poi con i Romani, destinati a sviluppare in maggior misura la viticoltura. Con i suoi circa 20.000 ettari di terreni vitati, è soprattutto a partire dalla metà del secolo scorso che il Friuli Venezia Giulia ha iniziato a distinguersi, sia per la modernità delle pratiche vitivinicole adottate che per la grande qualità dei vini prodotti. Le aree vitate complessive sono più o meno suddivise equamente tra la coltivazione di vitigni a bacca bianca e rossa, anche se è soprattutto per i bianchi, friulano, picolit e ribolla gialla su tutti, che la regione si è fatta largo a livello internazionale negli ultimi anni. In questo contesto, verso il confine regionale con la Slovenia, nel comune di San Giovanni al Natisone, sulle rive dell’omonimo fiume, ha sede la piccola azienda agricola Necotium. L’origine del nome deriva dalla parola latina “nec otium” ossia "non ozio": con questa espressione s’intendeva quindi l'occuparsi dei propri affari e delle proprie faccende. Interessi che, per Christian Patat, proprietario dell’azienda, si ritrovano nella coltivazione dei propri vigneti, ricompresi fra le colline del Natisone ed i “Ronchi” di Manzano. Qui, grazie al sudore quotidiano della fronte, si coltivano principalmente tocai, schioppettino, sauvignon e malvasia, che danno vita a cinque bottiglie, fedeli al terroir d’origine e caratterizzate da una grande freschezza oltre che da una spiccata bevibilità. La strada dell’eccellenza è in discesa per la giovane azienda agricola Necotium, ed è da percorrere con costanza e intraprendenza, per continuare a creare nel bicchiere qualcosa di unico.

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