Colline Lucchesi Merlot DOC “Casa e Chiesa” 2024 - Tenuta Lenzini
Tenuta Lenzini

Colline Lucchesi Merlot DOC “Casa e Chiesa” 2024 - Tenuta Lenzini

CHF 18.00
Esaurito
  • Annata: 2024
  • Denominazione: Colline Lucchesi DOC
  • Vitigno: merlot 100%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 92pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Primi di carne, Primi di terra

Note di degustazione

Intenso il rosso rubino che si svela alla vista. I predominanti sentori di frutta rossa matura sono affiancati da rimandi ematici e da nuance minerali. Il sorso è scorrevole e invitante, fresco e fruttato come il naso, di ottima lunghezza.

Abbinamenti

Da scegliere insieme ai primi piatti, è perfetto con i rigatoni al ragù di carne.

Colline Lucchesi Merlot DOC “Casa e Chiesa” 2024 - Tenuta Lenzini: Perchè ci piace

Immediato, semplice, ricco di frutto e di freschezza, capace di invitare al secondo calice come pochi altri sanno fare: definire il “Cassa e Chiesa”, Merlot delle Colline Lucchesi di Tenuta Lenzini come un vino quotidiano, potrebbe essere magari riduttivo. Quello che vi possiamo assicurare, è che il “Casa e Chiesa” è straordinario nella sua espressività senza fronzoli. Lavorato esclusivamente in acciaio, invecchia 16 mesi prima di essere imbottigliato. È un Merlot con la “M” maiuscola.

Cantina

È a Gragnano, nelle splendide colline lucchesi, che si incontrano i 13 ettari vitati rispondenti al nome della Tenuta Lenzini, nata addirittura nel XVI secolo e in origine appartenente ai celebri coniugi Arnolfini, ritratti nel famoso dipinto di Van Eyck, oggi esposto al British Museum di Londra.
La storia recente della Tenuta inizia con Franco Lenzini, nonno dell’attuale proprietaria Benedetta, che con visioni da precursore puntò sulla rinascita del territorio aziendale, ai tempi totalmente abbandonato, impostando importanti interventi di ristrutturazione. Oggi è per l’appunto Benedetta che, affiancata dal marito Michele Guarino, tiene salde le redini di Tenuta Lenzini, dal 2007 condotta secondo i dettami dell’agricoltura biologica e recentemente rispettosa anche delle filosofia biodinamica. Tra i filari, quindi, le regole seno semplici ma rispettate in maniera rigorosa: nessuna sostanza chimica, uso di zolfo non di origine petrolifera, profonde lavorazioni del terreno in autunno, semina di leguminose e sfalcio in primavera, uso di preparati biodinamici e limitato uso di rame.
Dalla vigna alla cantina il passo è breve, e la stessa filosofia adottata nei confronti delle piante la ritroviamo applicata durante la vinificazione: fermentazione spontanea, uso minimo di solfiti, affinamento in acciaio, cemento e legni non nuovi. Nel segno dei più alti livelli qualitativi e con il primario obbiettivo di non alterare quello che la stagione e il territorio hanno saputo plasmare nei grappoli, prendono vita così etichette di assoluto fascino.
Dal merlot al syrah, dal cabernet sauvignon al cabernet franc, passando per l’alicante e senza dimenticare il vermentino e il sauvignon blanc: dalla passione e dall’amore per le proprie terre prendono forma vini che si traducono dei nomi di “Casa e Chiesa”, “Poggio de Paoli”, “Vermignon” e “B-Side”. Etichette che meglio di tante altre raccontano tutta l’eccellenza vitivinicola delle colline lucchesi.

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