Brunello di Montalcino DOCG "Campo del Drago" 2020 - Castiglion del Bosco
Castiglion del Bosco

Brunello di Montalcino DOCG "Campo del Drago" 2020 - Castiglion del Bosco

CHF 148.00
  • In pronta consegna (fino a 5 prodotti)
  • Annata: 2020
  • Denominazione: Brunello di Montalcino DOCG
  • Vitigno: sangiovese 100%
  • Alcol: 14%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2031
  • Temperatura di servizio: 18/20 °C
  • Momento per degustarlo: Serata tra intenditori
  • Giudizio di Tannico: 97pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Selvaggina

Note di degustazione

Rubino, con riflessi color granata. Al naso è intenso e articolato; si rincorrono sentori di piccoli frutti rossi e arancia amara, note di menta e toni di ginepro e pepe nero. Al palato è austero e profondo; è sostenuto da tannini maturi e complessi e si rivela lungamente persistente.

Abbinamenti

Ottimo in abbinamento alla selvaggina, ben si sposa a secondi particolarmente strutturati.

Brunello di Montalcino DOCG "Campo del Drago" 2020 - Castiglion del Bosco: Perchè ci piace

Il Brunello di Montalcino DOCG "Campo del Drago" di Castiglion del Bosco nasce dalla parcella più alta del vigneto Capanna: un ettaro e mezzo, posto a oltre 400 metri sul livello del mare, con un'ottima esposizione. Prodotto per la prima volta nel 1999, il vino affina in botti di rovere francese per 24 mesi, rivelandosi incisivo, vivido e fortemente espressivo.

Cantina

La porzione di territorio circostante la città di Montalcino, identificabile come la Val d’Orcia, è famosa in tutto il mondo per dare vita a vini rossi di grande importanza; tra le diverse realtà produttive che si concentrano in quest’area, ve n’è una che può vantare una storia e una tradizione molto antica. Si tratta di Castiglion del Bosco, le cui origini risalgono al 1100 d.C., quando venne fatto costruire il Castello, - proprio in Località Castiglion del Bosco, a nord ovest di Montalcino -, che, in seguito, nel corso dei secoli, passò di mano in mano fra diverse famiglie appartenenti alla nobiltà toscana. Venendo alla storia più recente, negli anni ’60 Castiglion del Bosco compare tra le dieci cantine fondatrici del Consorzio del Vino di Brunello di Montalcino, nato come associazione libera per regolamentare e controllare la qualità di questo rosso, che, nonostante all’epoca non avesse ancora il successo odierno, fu tra i primi vini italiani ad ottenere la DOC e poi la DOCG. Quattordici anni fa la proprietà dell’azienda è stata comprata da Massimo Ferragamo, che come prima cosa decise di dedicarsi alla ristrutturazione di cantina e edifici, realizzando un progetto davvero ambizioso, di ampio respiro, dove, accanto alla produzione di vino, si inserisce un lussuso resort, costituito da nove ville arredate con ottimo gusto, e un Golf Club, con un campo da 18 buche. Nei 72 ettari di proprietà, 10 situati a Riparbella vicino a Bolgheri e 62 a Montalcino, si coltivano sangiovese, merlot, petit verdot, cabernet franc e cabernet sauvignon, che ogni anno confluiscono in nove etichette diverse. Ovviamente, com’è lecito aspettarsi, grande attenzione è posta agli alfieri enologici del terroir: su tutti splendono il Brunello di Montalcino DOCG “Campo del Drago” e il Rosso di Montalcino DOC, prodotti eleganti e raffinati, con cui l’azienda si conferma di vendemmia in vendemmia ai vertici qualitativi di tutta la produzione Toscana.

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