Trento DOC Dosaggio Zero "Perlé Zero Cuvée Zero 17" - Ferrari (astuccio)
Trento DOC Dosaggio Zero "Perlé Zero Cuvée Zero 17" - Ferrari (astuccio)
Trento DOC Dosaggio Zero "Perlé Zero Cuvée Zero 17" - Ferrari (astuccio)
Trento DOC Dosaggio Zero "Perlé Zero Cuvée Zero 17" - Ferrari (astuccio)
Trento DOC Dosaggio Zero "Perlé Zero Cuvée Zero 17" - Ferrari (astuccio)
Trento DOC Dosaggio Zero "Perlé Zero Cuvée Zero 17" - Ferrari (astuccio)
Ferrari

Trento DOC Dosaggio Zero "Perlé Zero Cuvée Zero 17" - Ferrari (astuccio)

CHF 69.00
In pronta consegna
  • Annata: 2017
  • Denominazione: Trento DOC
  • Vitigno: chardonnay 100%
  • Alcol: 12.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2034
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Occasioni speciali
  • Giudizio di Tannico: 95pt
  • Tipologia: Spumante
  • Abbinamenti: Antipasti di pesce, Antipasti di terra, Crostacei

Note di degustazione

Dorati e brillanti sono i riflessi che attraversano il calice, ricco di un perlage raffinato e lucente. L’ingresso al naso è estremamente pulito, guidato da note che richiamano il pompelmo e lo zenzero, poi seguite da succosi rimandi all’ananas, e da sfumature di cumino e di erbe aromatiche. Il sorso è stratificato e dinamico, avvolgente inizialmente, poi sfumato verso una piacevole sapidità e verso un’importante persistenza aromatica.

Abbinamenti

Per un aperitivo importante, è ottimo in accompagnamento ai gamberoni con il lardo di colonnata.

Trento DOC Dosaggio Zero "Perlé Zero Cuvée Zero 17" - Ferrari (astuccio): Perchè ci piace

il Trento DOC Dosaggio Zero “Perlé Zero Cuvée Zero” è un mosaico di millesimi. Almeno sei anni sui lieviti, quindi, per una cuvée che sintetizza meravigliosamente la più profonda essenza dello chardonnay di montagna, il quale viene lavorato in parte in acciaio, per valorizzare il lato fruttato e sottolineare l’eleganza aromatica delle uve, e in parte in legno, per conferire struttura e ricchezza gustativa al sorso. Il lungo riposo in vetro, infine, completa il quadro aggiungendo profondità ed espressività per una bollicina che si rivela l’ennesimo capolavoro di Ferrari.
Un Trento DOC che conferma - come se ce ne fosse bisogno - la grandezza di una cantina che ormai appartiene di diritto all’Olimpo dei migliori produttori di Spumanti Metodo Classico di tutto il mondo.

Cantina

Giulio Ferrari: il padre dei grandi spumanti trentini

Una cantina che non ha bisogno di presentazioni, il cui mito nasce grazie all’intuito di un uomo, Giulio Ferrari, e al sogno di creare in Trentino un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi.

Un vero e proprio pioniere, Giulio Ferrari: è lui infatti che per primo intuisce la straordinaria vocazione della sua terra, lui che per primo diffonde lo chardonnay in Italia. È così che comincia a produrre poche selezionatissime bottiglie con un culto ossessivo per la qualità.

Vini che da subito entrano nel cuore degli appassionati più esigenti che mai, in Italia, avevano trovato spumanti così eleganti, fini e sorprendenti. Non avendo però figli, Giulio Ferrari cerca un successore cui affidare il suo sogno.

Il successore: Bruno Lunelli e l'affermazione definitiva

Fra i tanti pretendenti sceglie Bruno Lunelli, titolare di una famosa enoteca di Trento. Grazie alla passione e al talento imprenditoriale, Bruno riesce in pochissimo tempo - siamo nella prima metà degli anni ’50 - a incrementare la produzione, senza mai scendere a compromessi con la qualità, seguendo quella stessa linea tracciata dal fondatore.

La tradizione continua, e Bruno Lunelli trasmette la passione ai suoi figli: sotto la guida di Franco, Gino e Mauro, Ferrari diventa leader in Italia e sinonimo del brindisi italiano per eccellenza.

In questi anni vedono la luce alcune delle etichette destinate a entrare nella storia: sono il Ferrari Rosé, il Ferrari Brut Perlé e il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore.

Il presente: il punto di riferimento italiano per i metodo classico

Oggi, a distanza di oltre cento anni, Ferrari è sinonimo stesso dei migliori spumanti italiani. Una superficie vitata che si attesta sui centoventi ettari, per una produzione che sfiora i quattro milioni e mezzo di bottiglie all’anno: vini unici, veri e propri inni alla grandezza di una cantina senza eguali, e di un territorio - quello di Trento - che ha dimostrato di poter offrire alcune delle migliori bollicine del mondo (tutte presenti nel vasto catalogo dell'enoteca online di Tannico).

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