Kakovostno vino Refošk ZGP "White Label" 2019 - Klabjan
Kakovostno vino Refošk ZGP "White Label" 2019 - Klabjan
Kakovostno vino Refošk ZGP "White Label" 2019 - Klabjan
Kakovostno vino Refošk ZGP "White Label" 2019 - Klabjan
Klabjan

Kakovostno vino Refošk ZGP "White Label" 2019 - Klabjan

CHF 29.00
  • In pronta consegna
  • Annata: 2019
  • Denominazione: Kakovostno Vino ZGP
  • Vitigno: refosco dal peduncolo rosso 100%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2030
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 92pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Primi di carne, Secondi di carne bianca, Secondi di carne rossa

Note di degustazione

Intenso il rosso rubino al calice. Amarene e ciliegie scure mature aprono l’ingresso al naso, poi caratterizzati da ricordi di liquirizia e radice di rabarbaro. Morbido e di corpo il sorso, liscio nella trama tannica e lungo nella persistenza.

Abbinamenti

Da scegliere insieme con le carni, lo troverete ottimo in accompagnamento al salame di cervo.

Kakovostno vino Refošk ZGP "White Label" 2019 - Klabjan: Perchè ci piace

Dopo la fermentazione, svolta a esclusiva opera dei lieviti indigeni, affronta un lungo periodo di invecchiamento di almeno 24 mesi, trascorsi parte in acciaio e parte in botti di legno. Viene da ultimo imbottigliato senza prima essere filtrato. Il Kakovostno vino Refošk ZGP “White Label” di Uroš Klabjan è un Refosco tutto da scoprire, capace di trasportarci sin dal primo sorso nelle terre istriane. È un Refosco che vi farà innamorare.

Cantina

Ci troviamo in Istria, in una vallata del golfo di Trieste, dove i venti salini che arrivano dal mare soffiano su scarpate alte fino a 300 metri, capaci di assorbire i raggi solari di giorno e di rilasciare il calore la notte. È in questo palcoscenico che recita la sua parte Uroš Klabjan, impegnato nella conduzione di una delle più eccellenti cantine artigianali della zona.
Seguendo gli insegnamenti del nonno, Uroš produce vini che rappresentano lo specchio fedele non solo del territorio, ma anche delle peculiarità stagionali. Le vigne di proprietà, che coprono un’area di circa dieci ettari, contano molte piante ancora a piede franco, che crescono su suoli composti da terra bianca, argilla e flysch. Tra i filari, le regole rispettate sono quelle della biodinamica, per cui gli interventi artificiali sono quasi nulli.
Stessa filosofia la ritroviamo in cantina, dove al fine di preservare la massima espressione dei grappoli, i vini sono lasciati fermentare spontaneamente con una macerazione sulle proprie bucce.
Nascono in questa maniera etichette non convenzionali, spesso non in linea con i dettami dell’enologia contemporanea. Vini che escono dagli schemi e che sono tra loro distinti secondo la fascia d’età delle vigne da cui nascono. Bottiglie che ci mostrano l’altra faccia della medaglia, fatta di integralismo, di estremismo e di approcci drastici, ma anche di profondo amore per le tradizioni, per le proprie terre e per le proprie origini. Vini magari non sempre di facile approccio, ma che se compresi in tutte le sfumature, sono capaci di lasciare emozioni indelebili.

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