Arbois-Pupillin Chardonnay AOC "Fonteneille" 2020 - Domaine de la Pinte
Domaine de la Pinte

Arbois-Pupillin Chardonnay AOC "Fonteneille" 2020 - Domaine de la Pinte

CHF 41.00
  • In pronta consegna (fino a 4 prodotti)
  • Annata: 2020
  • Denominazione: Arbois-Pupillin AOC
  • Vitigno: chardonnay 100%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2023/2028
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 87pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Crostacei, Secondi di pesce

Note di degustazione

Giallo paglierino scintillante dai riflessi dorati al bordo. Al naso i frutti gialli e gli agrumi si esaltano sullo sfondo minerale che ricorda la pietra focaia. Appagante l’assaggio, contraddistinto da una freschezza citrina che rafforza la sua azione nella solida base sapida.

Abbinamenti

Bianco che trova l’ideale esaltazione accanto all’aragosta in salsa e al calamaro ripieno. Non sfigura con le carni bianche delicatamente speziate.

Arbois-Pupillin Chardonnay AOC "Fonteneille" 2020 - Domaine de la Pinte: Perchè ci piace

L’Arbois-Pupillin Chardonnay AOC “Fonteneille” 2018 di Domaine de la Pinte è prodotto con le uve raccolte a mano nell’omonimo altopiano, caratterizzato da un suolo ricco di calcare, dove le vigne beneficiano di una conduzione biodinamica. La fermentazione è svolta dai lieviti indigeni in acciaio ed è seguita da un’elevazione in botti grandi di legno, dove sosta per 20 mesi. Un bianco potente, teso e minerale, testimone di un territorio unico.

Cantina

Domaine de la Pinte nasce nel 1953 nella località di Arbois, una della più celebri della regione dello Jura, antico territorio montuoso posto tra il Digione Francese e la Svizzera. Un luogo estremo, dove la viticoltura ha saputo comunque ritagliarsi uno spazio di rilievo grazie a vini unici, apprezzati dagli appassionati di tutto il mondo. Domaine de la Pinte vanta oggi 34 ettari vitati. Oltre la metà dei vigneti è dedicato alla varietà simbolo dell’area, il savagnin, utilizzato per la produzione di leggendari bianchi in “stile ossidativo”, come lo Chateau Chalon AOC. i vigneti sono posti ad un’altitudine media di 400 metri sul livello del mare, su suoli ricchi di minerali e fossili marini capaci di marcare inconfondibilmente il profilo dei vini. Oltre al precedentemente citato savagnin, trovano spazio bacche autoctone come il poulsard e il trousseau, fino a completare il patrimonio disponibile con pinot nero e chardonnay. Nel 1999 Domaine de la Pinte converte i vigneti al biologico e dal 2009 sposa i principi della biodinamica. Una filosofia non interventista che vieta ogni forma di chimica in vigna allo scopo di preservare l’integrità del terreno e le biodiversità. Anche in cantina ogni operazione è eseguita nel rispetto delle materie prime, privilegiando fermentazioni spontanee con lieviti indigeni e affinamenti in pièce, evitando filtrazioni, chiarificazioni e processi invasivi di qualsiasi forma.

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