Puglia Negramaro IGT "Niuru Maru" 2022 - L’Archetipo
L'Archetipo

Puglia Negramaro IGT "Niuru Maru" 2022 - L’Archetipo

CHF 18.00
Esaurito
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Puglia IGT
  • Vitigno: negramaro 100%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2028
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 82pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Antipasti di terra, Primi di carne, Secondi di carne bianca

Note di degustazione

Nel bicchiere si manifesta con una veste color rosso rubino brillante. I sentori olfattivi si muovono su note di ciliegie e susine, alternate a sentori speziati derivanti dal lieve affinamento, dove spicca il chiodo di garofano. Al palato è di medio corpo, equilibrato e con un tannino ben lavorato.

Abbinamenti

Perfetto a tutto pasto, è ideale con carni bianche o con primi piatti a base di sughi strutturati. Da provare anche con i formaggi freschi e le verdure, è da urlo con una zuppa di ceci.

Puglia Negramaro IGT "Niuru Maru" 2022 - L’Archetipo: Perchè ci piace

Il Negramaro, o come si dice in pugliese Niuru Maru, è forse il vino che più di altri identifica e rappresenta leccellenza enologica di questa regione del meridione italiano. Quello prodotto dallazienda agricola LArchetipo si contraddistingue per finezza, eleganza e autenticità, dove il vitigno mantiene inalterati i propri classici profumi fruttati. Le uve di questo Puglia IGT fermentano spontaneamente e affinano prima in acciaio per sei mesi, e in seguito in botti di legno per tre mesi, per poi essere imbottigliate senza nessuna chiarificazione o filtrazione. Benvenuti al Sud!

Cantina

Vent’anni di agricoltura biologica e cinque anni di agricoltura biodinamica hanno spinto verso la scelta di un’agricoltura sinergica, secondo la quale oggi viene condotta l’azienda vitivinicola “L’Archetipo”. Appartenente ai Dibenedetto, la cantina è gestita a livello familiare e conta attualmente circa venti ettari vitati, situati ai piedi della murgia barese. È qui che le varietà di primitivo, aglianico, greco e fiano, ma anche di susumaniello, marchione e maresco, incontrano il proprio habitat naturale, fatto di ottimali condizioni pedo-climatiche, grazie alle quali sono coltivate e raccolte uve pregiate, naturali, ricche e concentrate. In fase di vinificazione, l’obiettivo primario è quello di lasciare invariato il gusto, il profumo e il colore del frutto, quindi le fermentazioni avvengono esclusivamente per mezzo dei soli lieviti indigeni, e i vini non vengono mai filtrati. Prendono vita in questa maniera etichette pure, integre e incontaminate, figlie vere di una sinergia che scaturisce dal raggiungimento dell’equilibrio tra tutti gli anelli dell’ecosistema.

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