Savigny Les Beaune "Aux Forenaux" 2022 - Chandon de Briailles
Domaine Chandon de Briailles

Savigny Les Beaune "Aux Forenaux" 2022 - Chandon de Briailles

CHF 93.00
  • In pronta consegna (fino a 5 prodotti)
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Savigny Les Beaune AOC
  • Vitigno: pinot noir 100%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2032
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Serata romantica
  • Giudizio di Tannico: 89pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Secondi di carne rossa

Note di degustazione

Di colore rosso rubino alla vista. Freschezza e frutta, principalmente rossa e ben matura, si alternano al naso, dando vita a un ventaglio olfattivo molto piacevole ed elegante. Entra in bocca con un sorso di media struttura, ricco e incisivo, che fascia il palato grazie ad una trama tannica ben levigata.

Abbinamenti

Perfetto in abbinamento a delle costine di maiale cotte al forno.

Savigny Les Beaune "Aux Forenaux" 2022 - Chandon de Briailles: Perchè ci piace

I vigneti di pinot noir da cui si origina questo Savigny Les Beaune “Aux Forenaux” sono situati su un piccolo appezzamento di soli 1,68 ettari, gestiti secondo i principi dell'agricoltura biodinamica, nel massimo rispetto del ciclo naturale delle uve. Nasce così un rosso francese identitario ed espressivo dell’AOC di provenienza, in cui sentori primari e terziari si amalgamano perfettamente, vinificato da Chandon de Briailles con il minor intervento possibile grazie a lieviti indigeni, in modo da rispecchiare il più possibile tutte le caratteristiche dei grappoli di provenienza. Fruttato e fresco, presenta una struttura aromatica complessa, senza però cadere mai nella pesantezza.

Cantina

La Borgogna è una regione tra le più affascinanti dell’intero mondo vitivinicolo: intrisa di storia e tradizioni, di fascino e di mistero, tanto da portare i suoi vini ad essere mistici, assoluti, avvolti da una magia quasi incomprensibile.
Qui, più di qualsiasi altra zona al mondo, i viticoltori hanno saputo proiettare nei vini il riflesso di un territorio, in maniera netta, limpida e pulita. Qui, più di ogni altra zona al mondo, i vignerons non hanno la brama di fare un grande vino, quanto piuttosto di ottenere l'immagine perfetta della proiezione della vigna. I vini sono oggi considerati grandi, tanti inarrivabili, eppur il lavoro di queste persone è sempre, unicamente focalizzato nell’espressione massima della parcella su cui lavorano, nel più alto rispetto della natura, della vite e del territorio. Tra le diverse realtà produttive troviamo una storia familiare iniziata nel lontano 1834, oggi rispondente al nome di Domaine Chandon de Briailles, appartenente alla contessa Aymard-Claude de Nicolay e ai suoi figli, che si avvalgono del prezioso contributo dell’enologo australiano Christian Knott. Nella Côte d'Or, a quattro chilometri a nord di Beaune, si incontrano i circa tredici ettari vitati posseduti dalla cantina, divisi tra i territori di Savigny-les-Beaune, Pernand-Vergelesses e Aloxe-Corton. Conducendo i vigneti di proprietà, dal 2008, secondo le pratiche dell’agricoltura biodinamica, tra i filari di pinot noir e chardonnay il rispetto per la natura è massimo, sono banditi pesticidi e sostanze chimiche, e vengono ampiamente impiegati mezzi meccanici per curare viti e sottofila. È cosi che grappoli equilibrati, ricchi e puri arrivano a essere vinificati, con l’obiettivo principale di esaltarne le caratteristiche intrinseche e di sottolinearne le peculiarità rilasciate alle uve dai terreni e dal microclima. In fase di invecchiamento, infine, sempre per non stravolgere l’espressiva naturalezza delle uve, non si utilizzano mai legni nuovi. Con una produzione di 50mila bottiglie annue, lo stile delle etichette Chandon de Briailles si allinea alla tradizione classica della Borgogna, per cui i vini del Domaine godono di un’inimitabile texture al palato, di una ricercata complessità aromatica, di un’eleganza e di un fascino senza pari, risultando puntualmente armoniosi, aggraziati e ammalianti.

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