I vini naturali sono prima di tutto vini
differenti, per scelta di chi li fa e anche di chi li beve. Perché nascono dall’attenzione per la biodiversità in vigna e dalla convinzione che proteggendola ci si avvicina un po’ di più alla verità del vino, alla sua anima più profonda, fatta di
un’irripetibile combinazione di terra, clima, frutto e intervento umano. “Naturale” è il miglior compromesso che si è trovato per definire questo genere di vini, che però
vanno oltre i concetti di ecologia, biologico o biodinamico, e di solito si tengono lontani da ogni tipo di certificazione e standardizzazione.
CHE COS’HANNO IN COMUNE Tutti i vini naturali condividono una serie di
valori e caratteristiche, anche se ogni vignaiolo le interpreta seguendo la propria sensibilità e le proprie convinzioni:
La ricerca dell’autenticità. Non esiste un territorio uguale a un altro o un anno uguale a un altro, quindi non esiste neppure un vino uguale a un altro. Ogni vino è autentico se rispetta la propria natura.
Zero chimica. Nessun fertilizzante, nessun diserbante, pesticida, concime, nessuna spinta alla produttività in funzione di canoni imposti dall’esterno. I vini naturali si sintonizzano solo sui ritmi della loro spontanea evoluzione.
Zero meccanizzazione. I vini naturali rifiutano l’industrializzazione, non concepiscono il predominio della quantità sulla qualità. Le uve sono raccolte e selezionate a mano, per farlo meglio e senza danneggiare il frutto.
Basse quantità di solfiti. L’unico additivo ammesso in un vino naturale è l’anidride solforosa, ma solo se effettivamente necessaria e solo nella quantità necessaria. Il che significa che in molti casi i solfiti aggiunti sono pari a zero (e in questo naturali e
vini senza solfiti coincidono).
PERCHÉ CI PIACCIONO I vini naturali ci piacciono perché fare un vino così è certamente una sfida difficile e con molte incognite: esattamente il tipo di sfida che ci appassiona. Perché se ci riesci, con impegno e fantasia, la ricompensa è impagabile.