Moscato d'Asti DOCG 2024 - Vietti
Vietti

Moscato d'Asti DOCG 2024 - Vietti

CHF 16.00
  • In pronta consegna (fino a 5 prodotti)
  • Annata: 2024
  • Denominazione: Moscato d'Asti DOCG
  • Vitigno: moscato
  • Alcol: 5.5%
  • Formato: 0.75L
  • Consumo ideale: 2025/2026
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Dopocena
  • Giudizio di Tannico: 88pt
  • Tipologia: Dolce
  • Abbinamenti: Dessert, Pasticceria secca

Note di degustazione

Giallo paglierino luminoso, con riflessi dorati, dalla lieve effervescenza. Al naso si evidenziano profumi di rosa, di pesche e albicocche mature, tocchi di zenzero; in bocca è delicato, fresco, piacevolmente dolce.

Abbinamenti

Da abbinare a pastefrolle assortite e biscotti secchi.

Moscato d'Asti DOCG 2024 - Vietti: Perchè ci piace

Le uve utilizzate dall'azienda vinicola Vietti per realizzare questo piacevole Moscato d'Asti provengono da piccoli vigneti nel comune di Castiglione Tinella, posti su un suolo ricco di argilla e calcare. In seguito alla vendemmia manuale, il mosto rimane stoccato a temperatura molto bassa in acciaio inox, evitando fermentazioni spontanee: nel corso dell’anno singole porzioni di mosto vengono portate in autoclave per avviare la fermentazione alcolica. In seguito la fermentazione viene interrotta tramite un rapido raffreddamento della temperatura: il vino viene quindi filtrato, mantenendo intatta in bottiglia tutta la sua caratteristica aromaticità.

Cantina

Quattro generazioni di vignaioli

Vignaioli da quattro generazioni, fu Carlo Vietti a fondare la cantina alla fine del XIX secolo, nel comune di Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe.

Agli inizi del '900, il figlio Mario iniziò a vendere i vini Barolo che avevano cominciato a produrre, focalizzando l'azienda di famiglia esclusivamente sull'attività vitivinicola.

La vinificazione in cru

A partire dagli anni '60, è la figlia Lucia, assieme al marito enologo Alfredo Currado, a portare avanti il lavoro della cantina Vietti, concentrandosi sempre più su una produzione di qualità elevata, e posizionando l’azienda tra le migliori delle Langhe, iniziando sin da allora a esportare i propri prodotti su importanti mercati stranieri come quello tedesco, svizzero e americano.

Alfredo peraltro fu il primo a vinificare separatamente i singoli vigneti, in un'epoca come quella degli anni '60 in cui il Barolo non era concepito come un vino da singoli "cru", bensì nasceva dalla vinificazione di tutte le vigne assieme.

L'altra grande visione pionieristica di Alfredo è stata quella di valorizzare l'arneis, vitigno autoctono a lungo dimenticato dai produttori della zona: la cantina ha iniziato a vinificarlo in purezza, e così hanno fatto altri produttori in seguito, portando oggi l'arneis a essere l'uva a bacca bianca più importante del territorio.

I vini di Vietti

Nel 1970 Luciana e Alfredo, grandi appassionati d’arte, grazie all’amicizia con alcuni artisti, iniziano a cambiare il volto delle loro etichette.
Dal 2000, col ritiro dall’attività dei genitori, Mario Cordero e Luca Currado acquisiscono l’intera proprietà aziendale continuando l’attività produttiva sempre nel più grande rispetto della tradizione ma con mentalità aperta ed evolutiva, nella ricerca della massima qualità e piacere del vino.
Dai 35 ettari vitati di proprietà sono prodotti il Dolcetto e la Barbera “TreVigne”, l’Arneis e il Moscato d’Asti Cascinetta, i “cru” Rocche, Brunate, Lazzarito, Ravera e Riserva Villero nel Barolo, Masseria nel Barbaresco, Scarrone e Vigna Vecchia nel Barbera d’Alba, e, dal 1996, La Crena nel Barbera d’Asti.

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