Nahe Oberhäuser Leistenberg Riesling Kabinett 2023 - Dönnhoff (tappo a vite)
Nahe Oberhäuser Leistenberg Riesling Kabinett 2023 - Dönnhoff (tappo a vite)
Nahe Oberhäuser Leistenberg Riesling Kabinett 2023 - Dönnhoff (tappo a vite)
Nahe Oberhäuser Leistenberg Riesling Kabinett 2023 - Dönnhoff (tappo a vite)
Dönnhoff

Nahe Oberhäuser Leistenberg Riesling Kabinett 2023 - Dönnhoff (tappo a vite)

CHF 37.00
Esaurito
  • Annata: 2023
  • Denominazione: Nahe Prädikatswein
  • Vitigno: riesling renano 100%
  • Alcol: 9.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2034
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Aperitivo, Cena formale
  • Giudizio di Tannico: 94pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Crostacei, Dessert, Formaggi freschi, Molluschi, Piatti asiatici

Note di degustazione

Veste giallo paglierino scarico con classici riflessi verdolini, abbastanza consistente; intenso e ampio, al naso accenna profumi delicati ma cesellati di fiori di glicine, miele dagrumi, melone verde, lime e lemon curd sui quali aleggia un tocco pungente, ingannevolmente speziato (pepe bianco), originato però da una mineralità pietrosa che sa di selce sfregata. Morbido ed abbastanza caldo, allassaggio dà prova di equilibrismo e freddezza funamboliche: a dir poco contrastato, attacca sì netto, con incedere composto al limite dellalgido, subito slanciato dalla fresca mineralità; eppure sa poi svolgersi femminile, portato da un gusto fruttato abboccato, sempre fresco e vibrante, ma più maturo e succoso che al naso (suggestioni di uva spina e litchi), e da un tattilità lieve, serica. Chiude pulito e lungo, tracciando una sottile scia ammandorlata.

Abbinamenti

Il residuo zuccherino di questo Kabinett sattesta a 56 g/l, valore alto per il Prädikat a cui appartiene. Ciononostante, anche in virtù di unacidità totale davvero sostenuta pari a 9,5 g/l, ma soprattutto del modo in cui tutte le durezze e le morbidezze sintegrano tra di loro a formare quellunicum che è il corpo, non siamo difronte ad un vino dolce, bensì ben abboccato: un off-dry caratterizzato da una marcata tendenza dolce che andrà certo rafforzandosi con linvecchiamento. Al momento e presumibilmente per almeno un lustro, il vino godrà quindi destrema versatilità: a Voi scegliere se lo preferite in abbinamento ad un piatto salato o ad un dolce, o più semplicemente come raffinato aperitivo. Per lequilibrio che mostra attualmente, noi lo consigliamo sulla ceviche di pesce, marinato con del succo di lime se amate i sapori aspri, o magari con del succo darancia, più dolce.

Nahe Oberhäuser Leistenberg Riesling Kabinett 2023 - Dönnhoff (tappo a vite): Perchè ci piace

Leistenberg è un ripido vigneto caratterizzato da suoli di ardesia argillosa, ottimamente esposto a Sud-Est, non storico come altri coltivati da Dönnhoff , comunque diventato grande in tempi recenti fino ad essere classificato Erste Lage. Possibile? Sì, grazie al riscaldamento globale che ha permesso di ricavarne eccellenti ed eleganti Trocken e Kabinett, vini finalmente non più magri e duri come accadeva fino agli anni 80. Frutto dattenta selezione manuale dei grappoli, Nahe Oberhäuser Leistenberg Riesling Kabinett di Dönnhoff fermenta ed affina in parte in acciaio, in parte in grandi botti di rovere tedesco. Un Kabinett paradigmatico, sostenuto da uno scheletro acido-sapido che ne permette un invecchiamento di almeno un decennio: con una metafora, ci piace immaginarlo come un virtuoso equilibrista, un funambolo  lo spettacolo vale ampiamente il costo del biglietto.

Cantina

Leggenda vivente dell’enologia tedesca e mondiale, Helmut Dönnhoff (brillantemente affiancato dal figlio Cornelius, fresco vincitore nel 2014 del prestigioso premio assegnato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung al miglior enologo tedesco) è stato e continua ad essere innanzitutto uno dei più lungimiranti ed ispirati artefici dell’ascesa della Nahe al rango di regione vitivinicola di statura pari a quella delle più blasonate e storiche Rheingau e Mosel. Una data su tutte aiuta forse a capire appieno quanto la biografia di Helmut e la storia vitivinicola recente della Nahe siano intrecciate, in maniera a dir poco sorprendente, quasi destinale. Era infatti il 1971 quando l’allora ventiduenne Helmut, nipote del fondatore Hermann, prese in mano le redini della piccola azienda familiare, decidendo di supervisionarne le vinificazioni; coincidenza vuole che proprio quell’anno fosse promulgata la legge che ancora oggi definisce il sistema della qualità dei vini tedeschi e che inserì anche la Nahe tra le 13 “denominazioni regionali di qualità” (Anbaugebiet) teutoniche. Data questa premessa, certo che i vini della sua terra potessero esprimere una distinta identità a cui l’etichettatura di generici “vini renani” fino ad allora adottata dalla quasi totalità dei produttori locali non rendeva giustizia, Helmut iniziò tra i 4 ha di ripidi filari posseduti una paziente, silenziosa, inapparente rivoluzione. Membro dell’associazione VDP, Weingut Dönnhoff conta oggi su circa 25 ha di vigneti dove oltre al riesling trovano posto pinot bianco e grigio. I differenti microclimi, spesso molto accentuati, al pari delle pendenze dei più prestigiosi Erste Lage (cru impiantati a riesling di riconosciuta superiore vocazione la straordinaria varietà della composizione minerale dei suoli in cui le viti, mai irrigate nonostante il clima spesso siccitoso, sono costrette a radicarsi profondamente; alte densità d’impianto e potature che forzano il grappolo a maturare in basso, vicino ai suoli pietrosi, potendo così beneficiare del calore rilasciato durante la notte; vendemmie chirurgiche, consistenti in mai meno di 3 passaggi effettuati a distanza di tempo anche rilevante l’uno dall’altro; fermentazioni prolungate, lentissime, perlopiù spontanee, in cui l'inoculo di lieviti selezionati è limitato, anche grazie alla scelta di trasformare mosti non perfettamente chiarificati e perciò più ricchi: ecco alcune delle pratiche che aiutano a definire l’identità ogni anno cangiante dei vini di Dönnhoff, prodotti in una gamma che spazia dai Trocken ai rari Eiswein. Vini purissimi e leggiadri, di siderale precisione minerale, apici di eleganza: tanto affilati, aerei, rarefatti i più secchi quanto opulenti e contrastati i più dolci.

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