Langhe Bianco DOC 2022 - Roagna
Langhe Bianco DOC 2022 - Roagna
Langhe Bianco DOC 2022 - Roagna
Langhe Bianco DOC 2022 - Roagna
Roagna

Langhe Bianco DOC 2022 - Roagna

CHF 36.00
Esaurito
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Langhe Bianco DOC
  • Vitigno: chardonnay 95%, nebbiolo 5%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Consumo ideale: 2024/2027
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Pranzo in famiglia
  • Giudizio di Tannico: 84pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Primi di pesce, Secondi di carne bianca, Secondi di pesce

Note di degustazione

Giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Intenso il quadro olfattivo che esprime note di frutta esotica e agrumi, fiori gialli, spezie e lievi sensazioni di pietra focaia. Bocca corposa, che si allunga grazie all’acidità citrina e chiude sapida.

Abbinamenti

Bianco che richiede primi e secondi importanti a base di pesce, ed è ottimo con le carni bianchi e accanto ai formaggi a media stagionatura.

Langhe Bianco DOC 2022 - Roagna: Perchè ci piace

Il Langhe Bianco DOCG di Roagna nasce da uve chardonnay, unite a piccole percentuali di nebbiolo, coltivate nella vigna del Carso, vicina al paese di Barbaresco e caratterizzata dal suolo argilloso-calcareo con una buona presenza di sabbie. La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno grazie ad un pied de cuve di lieviti Indigeni e si protrae per 10 giorni. Il vino matura successivamente in una botte di rovere neutro per circa 2 anni. Un bianco complesso e corposo, prodotto in numero limitato di bottiglie.

Cantina

La Cantina Roagna si trova a Barbaresco, nel cuore delle Langhe e produce vini che sono espressione pura e autentica del territorio.

Per raggiungere questo obiettivo, ha scelto di lavorare con viti vecchie, con apparati radicali molto profondi e capaci di donare uve di grande concentrazione aromatica. I terreni sono di origine sedimentaria marina, con stratificazioni di argille calcaree alternate a marne grigio-bluastre e sabbie. L’autenticità di ogni singola e diversa espressione, deriva da minime differenze del sottosuolo. Le vigne non vengono fertilizzate, non vengono utilizzati erbicidi o pesticidi e il suolo è completamente inerbito, così che viene stimolata la biodiversità e gli apparati radicali sono spinti ad andare in profondità. I ceppi presenti nei vigneti derivano da legni di madri-viti della zona, così da mantenere una popolazione di piante eterogenea.

Nel 2012 è iniziata una sperimentazione di viti da seme, ottenuta seminando vinaccioli delle viti più vecchie per originare nuove piante-figlie e salvaguardare o addirittura aumentare la biodiversità del vigneto. In cantina, così come tra i filari, rigide e rigorose sono le regole, seguite alla perfezione, costantemente e scrupolosamente: per le fermentazioni, sono utilizzati pied de cuve con lieviti indigeni e le macerazioni sono molto lunghe, a cappello sommerso, per trasferire al vino tutto ciò che di prezioso c’è nei grappoli. Stessa filosofia viene perseguita per le fasi di invecchiamento e affinamento: i controlli sono minuziosi, e l’obbiettivo finale è sempre quello di esaltare ciò che la stagione e il territorio sono riusciti a esprimere nelle uve.

Da tutto ciò nascono vini semplicemente straordinari, tra i quali incontriamo alcune delle migliori etichette di tutto il Piemonte. Dal Dolcetto alla Barbera, si passa per il Barolo e per il Barbaresco - con quest’ultimi provenienti da alcuni dei più prestigiosi cru, come Pajè o Asili - fino ad arrivare al Barolo Chinato e alla Grappa: etichette praticamente mitiche.

vai alla scheda della cantina