Vino Rosso "68" 2022- Cascina Tavijn
Cascina Tavijn

Vino Rosso "68" 2022- Cascina Tavijn

CHF 19.00
  • In pronta consegna (solo un prodotto)
  • Annata: 2022
  • Vitigno: barbera 50%, ruchè di Castagnole 50%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Consumo ideale: 2025/2029
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 89pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Secondi di carne rossa

Note di degustazione

Rosso rubino, con leggeri riflessi violacei. Al naso si esprime con sentori intensi di frutti di bosco, note di violetta e cenni speziati. Al palato si rivela caldo e morbido, con un tannino ben integrato e una lunga persistenza.

Abbinamenti

Ottimo in abbinamento a piatti strutturati, si sposa molto bene con le carni rosse.

Vino Rosso "68" 2022- Cascina Tavijn: Perchè ci piace

Il Vino Rosso di Cascina Tavijn, come tutti i vini di Nadia Verrua, si rivela, fin da subito, elegante e discreto e, a chi ha la pazienza di aspettare, mostra un carattere e una freschezza sorprendenti. Gustoso all’assaggio, equilibrato e rotondo, è vino di grande profondità e fascino.

Cantina

Cascina Tavjin, che in piemontese sta ad indicare un’umile casa di contadini, si trova sulle colline del Monferrato, nel comune di Scurzolengo, in provincia di Asti; qui, nella zona di diffusione storica del grignolino, in un certo senso la sua culla, dal 1908 la famiglia Verrua coltiva la vite e vinifica le proprie uve, prediligendo varietà come il grignolino, per l'appunto, la barbera e il raro ruché.
I Verrua hanno sempre lavorato con cura e passione i cinque ettari di proprietà, integrati da una buona produzione di nocciole, vinificando direttamente le uve e vendendo i vini prodotti – circa 20mila bottiglie l’anno – a un’affezionata clientela e oggi, Nadia, con le sorelle Daniela e Luigina, rappresenta la quarta generazione di vignaioli della famiglia.
Interpreso l'imbottigliamento dei propri vini nel 2001, grazie anche al supporto e alla consulenza dell'enologo Mario Redoglia, da qualche anno, ormai, l’azienda pratica l'agricoltura biologica; si utilizzano, quindi, fertilizzanti come trinciato e letame e rame, zolfo e piretro, per proteggere le viti.
La fermentazione spontanea è affidata, poi, ai soli lieviti indigeni e i vini, non filtrati né chiarificati, sono svinati una volta che tutto lo zucchero è svolto in alcol e lasciati stabilizzare naturalmente in botte; ne risultano prodotti come il Grignolino d’Asti, la Barbera d’Asti, la Barbera del Monferrato e il raro Ruché di Castagnole Monferrato.
Nadia, intenzionata, fin dall'inizio, a produrre vini dalla personalità spiccata, ha dimostrato e continua a dimostrare una sensibilità, per il suo lavoro, fuori dal comune; le sue etichette sono un po' come lei, fini e discrete, in grado di aprirsi col tempo e mostrare una fragranza, un carattere e una freschezza sorprendenti.
Sono vini autentici, prodotti con consapevolezza, che invitano a sorsate lunghe, strappano un sorriso e si prestano, più di altri, alla convivialità e alla condivisione con gli amici più stretti.

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