Barbaresco DOCG "Serraboella" 2021 - Paitin
Paitin

Barbaresco DOCG "Serraboella" 2021 - Paitin

CHF 41.00
Esaurito
  • Annata: 2021
  • Denominazione: Barbaresco DOCG
  • Vitigno: nebbiolo 100%
  • Alcol: 14%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2032
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Pranzo in famiglia
  • Giudizio di Tannico: 91pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Secondi di carne rossa, Selvaggina

Note di degustazione

Affascinante colore granato nel calice. Naso complesso, che fa il suo esordio con note di paglia, erbe aromatiche, sottobosco, poi si arricchisce di profumi di rose, pepe bianco e frutta rossa macerata. Assaggio sapido e gustoso, persistente e appagante, che vede i tannini tipicamente setosi.

Abbinamenti

Ottimo con i secondi a base di carni rosse e selvaggina, consigliato con una tagliata di manzo al ginepro.

Barbaresco DOCG "Serraboella" 2021 - Paitin: Perchè ci piace

Nel paese di Neive, Serraboella è l’unica collina che presenta la fine della faglia che separa i suoli Tortoniano e Serravalliano, che hanno dato origine all’eterogeneità delle Langhe. Il Barbaresco DOCG “Serraboella” è un rosso complesso e capace di sfidare il tempo, prodotto con una fermentazione di 40 giorni in acciaio con la tecnica del “cappello sommerso”, seguita da una maturazione di 20 mesi in botti di rovere di Slavonia.

Cantina

La storia della cantina ha inizio nel lontano 1796 quando Benedetto Elia, soprannominato “Paitin”, acquistò la cascina posta nei pressi di Neive, in Piemonte. Successivamente il figlio Giuseppe ampliò la superficie vitata e acquistò le splendide cantine sotterranee dedicate all’invecchiamento dei vini. Intenso da sempre il legame con l’estero, avviato già nel 1898 con l'esportazione del proprio vino, mentre nel 1893 fu imbottigliato per la prima volta il “Sorì Paitin”, considerato a tutti gli effetti uno dei primi Barbaresco della storia. Oggi l’azienda è ancora di proprietà della famiglia Elia e vanta 17 ettari vitati coltivati con le varietà tipiche dell’area, il dolcetto, la barbera, ma soprattutto il nebbiolo per quanto concerne le bacche rosse, mentre l’arneis è protagonista assieme a piccole parcelle di riesling, tra le bacche bianche. Paitin ha deciso di puntare inoltre sul rispetto dell’ambiente e tutti i vigneti sono oggi in conversione al biologico. L’obiettivo di questa antica cantina piemontese è quello di produrre i classici vini del territorio, rimanendo fedele alla tradizione, come testimonia il grandioso Barbaresco DOCG “Sorì Paitin, che da oltre un secolo è ancora il vino di punta, capace anno dopo anno di confermarsi al vertice. Ma l’intera gamma dei vini è di notevole pregio, a dimostrazione di come Paitin è stata capace di portare avanti la propria storia con consapevolezza ed equilibrio, senza mai cedere alle tentazioni delle mode passeggere, mantenendo così inalterato il proprio stile unico e irriproducibile.

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